Il 30 giugno, stesso posto, stessa ora, si è svolto l'ennesimo consiglio comunale. Anche a causa dei punti all'ordine del giorno, quest'ultimo consiglio sarà ricordato come uno dei più lunghi nella storia di questo comune. Il consiglio è durato infatti poco meno di tre ore. Comunque, l'ordine del giorno era questo: oltre alle solite approvazioni dei verbali e le eventuali comunicazioni, sono stati sottoposti a voto l'adozione del PSC in forma associata, i regolamenti amministrativi, la convenzione ad ACER sulla risistemazione degli appartamenti pubblici sfitti, la convezione coi comuni limitrofi di servizi per l'infanzia e l'individuazione degli organi collegiali. A tutto ciò si aggiungono una ratifica di giunta e il solito punto sulle interrogazioni e interpellanze.
Il consiglio comincia pochi minuti dopo le 21, preceduto dall'inno nazionale in versione ridotta lunga quanto uno spot tv. Si notano alcuni assenti tra le file della maggioranza e di Garuti per UpP. Molto repentinamente viene approvato il verbale della seduta precedente. Subito dopo, il sindaco Pavani annuncia altrettanto repentinamente che non ci sono comunicazioni dirette al consiglio. A questo punto inizia il terzo punto all'ODG, quello sul PSC. Il Piano Strutturale Comunale è (detto in parole povere) quel documento che definisce l'urbanizzazione del paese negli anni futuri. In pratica, è l'evoluzione del vecchio piano regolatore. Le novità del PSC, oltre a quella di essere stato fatto in forma associata insieme ad altri comuni (punto del quale Pavani si è vantato oltremodo) sono che esso scadrà nel 2023, prevede un tetto massimo di 11200 abitanti per Poggio Renatico, prevede di edificare nell'area rurale ad est di Poggio verso la Cispadana, la quale diventerà un'autostrada regionale. Il PSC inoltre prevede che l'espansione di Poggio avvenga seguendo una struttura centrica e non lineare. Il PSC è stato approvato all'unanimità. Subito dopo si e' passati all'approvazione della convenzione con Acer sugli appartamenti pubblici sfitti. Semplicemente, ACER si impegna a risistemare gli appartamenti pubblici sfitti e riconsegnarli al Comune il quale a sua volta lì cederà in prestito ai richiedenti. Questo punto viene approvato a maggioranza. Subito dopo è la volta della convenzione con i comuni limitrofi su una collaborazione sui servizi psico-pedagocici per l'infanzia. Questo punto viene approvato all'unanimità. Immediatamente dopo, vengono rinnovati gli organi collegiali, le quali deleghe sarebbero altrimenti decadute circa un quarto d'ora dopo il dibattito. Anche qui, plebiscito di sì, ma bisogna tenere conto che l'ora tarda raggiunta ha avuto su alcuni consiglieri di ambo le parti l'effetto di renderli molto più accondiscendenti. A malignare, si potrebbe dire che è quella della privazione del sonno è stata un'ottima tortura. Successivamente, dopo la votazione a maggioranza della delibera di giunta e una veloce interpellanza del consigliere Brunello, Sani chiede al sindaco tramite un'interrogazione se esso fosse a conoscenza del motivo per cui non sono ancora cominciati i lavori in VIA Uccellino. Contemporaneamente, sindaco e vice scuotono la testa in modo parallelo al terreno.
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