venerdì 26 novembre 2010

Perdiamo pezzi: un peccato?


Che molti di quelli che erano militanti del PDL insieme a noi abbiano lasciato il partito per la via finiana ormai è cosa risaputa. Ma che il coordinatore nazionale della Giovane Italia Francesco Pasquali compia un gesto del genere merita qualche attenzione in più.
Pasquali, proveniente da Forza Italia Giovani, dopo la creazione del PDL si è trovato fra le mani un movimento giovanile in comproprietà con Giorgia Meloni, presidente di Azione Giovani (ex AN).

E' stato inoltre gratificato politicamente alle ultime elezioni regionali con il suo inserimento nel listino bloccato del Lazio, che con la vittoria della Polverini gli ha consentito di entrare automaticamente nel Consiglio.

Ha fatto "leggermente" incazzare il popolo di Facebook alla notizia del suo passaggio a Futuro e Libertà e la conseguente costituzione di un gruppo autonomo al Consiglio regionale laziale: sono diverse infatti le richieste della sua gente e dei suoi militanti che chiedono una cosa sola: le dimissioni

Dimissioni che sembrano un atto dovuto sopratutto se chieste a gran voce da chi hai rappresentato per tanti anni (immaigno la delusione degli amici ex FI quando hanno saputo della notizia...).
Aggiungiamo pure il fatto che alla fine del mandato grazie al suo bel stipendio (ripeto, ottenuto grazie al suo lavoro all'interno del PDL) vedrà il conto in banca salire per una cifra vicina al miliardo di lire e si puù facilmente capire la frustrazione e l'amarezza di tanti di noi.

Penso che ognuno resta libero di scegliere la propria strada, ma farlo all'interno di un'istituzione nella quale sei stato eletto come riferimento di un partito per poi tradire il mandato dei tuoi elettori risulta una pessima scelta, sopratutto se fatta da un giovane, teorica speranza per una nuova classe dirigente politica fatta di trasparenza, onestà, merito.

La ragione che l'ha portato a questa scelta non le posso sapere, ma guardando chi è passato con il buon Gianfranco si può immaginare: la sua impossibilità ad essere ancora un numero 1, sovrastato dalla figura di Giorgia Meloni e da un'Azione Giovani più strutturato ed influente sul territorio, deve avergli fatto accendere nella sua testa la stessa lampadina che si è accesa da Fini: quella che diceva: 

"Guarda, ti stai facendo fregare, prima eri il capo e adesso come sei ridotto? Devi uscire, fare un partito tuo, tornare ad essere il capo del tuo orticello!"

Cercando di capire chi sia il diavoletto che è entrato nella testa di tanti nostri amici sussurrando le stesse frasi per farli aderire alla causa finiana, possiamo affermare che non sentiremo più di tanto la loro mancanza (tranne qualche piccolo caso locale), visto che abbiamo perso tra gli altri gente indagata, collusa con la mafia, affaristi e sopratutto tantissimi trombati nelle passate elezioni che vedono chissà quale possibilità in un nuovo partito di destra-CENTRO ...

... o forse di sinistra? Chi vivrà vedrà...


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