Eppure FLI, il partito neo fondato da Gianfranco Fini, dopo la rottura con Berlusconi. pecca di totale incoerenza. A confermarlo, oltre che le posizioni del partito, le quali cambiano casualmente con la stessa frequenza dell'estrazione del Super Enalotto, è uno dei "colonnelli" di vecchia data: Fabio Granata.
Granata, finiano da sempre, anti berlusconiano da Mirabello, scrive sul suo blog:
Su legalità, regole, giustizia non siamo più disposti a cedere di un solo millimetro al cupio dissolvi che sembra caratterizzare l'azione politica di Berlusconi e del Pdl.
Attraverso il ritiro della nostra delegazione appariremmo certamente più coerenti sia agli occhi dell'opinione pubblica sia della straordinaria, e nuova, base militante che soprattutto attravers Generazione talia abbiamo aggregato [...]
Ma questo è solo l'ultimo problema, temporalmente parlando. Possiamo infatti ricordare come pochi giorni fa, i finiani abbano dato il loro appoggio al lodo Alfano, salvo poi ritrattare immediatamente appena il Capo dello Stato ha fatto alcune osservazioni su tale legge.
Andando ancora più indietro possiamo ricordare l'affaire Marcegaglia-Arpisella versus il Giornale, nel quale Fini si schierò fin dal primo secondo con la presidentessa di Confidustria, ripudiando quel rigurgito fascistoide del Giornale.
Peccato che i primi accertamenti non abbiano portato a nulla (nei pc dei giornalisti nessun dossier, e a tutt'oggi, passato quasi un mese dallo scandalo, non sia uscito niente a riguardo), e nulla si è venuto a sapere delle indagini in corso, segno che nulla di interessante è trapelato dalle procure. Non perché vi sia una riservatezza speciale delle procure su questa vicenda (le gole profonde si trovano in ogni dove d'Italia), ma perché nulla di interessante è emerso dalle indagini.
Tuttavia, fare l'intellettuale di destra che strizza l'occhio alla sinistra bacchettona, autodefinendosi moderno e "dalla parte della giustizia e dei valori", fa molto figo. Lo insegna anche Barbara Palombelli, moglie di un tale che di nome fa Francesco Rutelli. Fa parte della mente delle sinistra, ma non disdegna di andare in televisione (sulle reti del Cav) a dire cose leggermente destrorse (figurarsi che in un fuori onda disse che Ezio Mauro, direttore de la Repubblica, è un ottimo maneggiatore di fango).
Detto questo, risulta evidente che la frase "niente governo tecnico, piuttosto il voto" non può essere pronunciata ogni settimana, ad ogni votazione di una qualsiasi legge e ad ogni pseudo scandalo di Berlusconi.
Fini deve decidere se stare insieme a questo esecutivo (come la settimana appena trascorsa), o contro, facendolo cadere (come 2 settimane fa e, probabilmente, quella appena cominciata).
Aspettiamo un altro video messaggio chiarificatore.
Nessun commento:
Posta un commento