domenica 26 settembre 2010

La figura del...

Fini ha deciso di fare la figura del pirla piuttosto che quella del furbetto del quartierino. Per questo due giorni fa, in serata, ha deciso di diffondere un video di chiarimento in realtà pieno di "forse", "dubbi" e altri vorrei ma non posso che non fanno altro rinnovare l'attesa nell'opinione pubblica. Ma quel video è gustoso. E parecchio anche.
Ha un lato comico nascosto, e uno rivelatore di menzogne ben più evidente. Il lato comico è dato dal fatto che Fini asserisce di non sapere chi è il proprietario della casa di Montecarlo, tuttavia non esita un momento a sparare a zero contro il direttore del giornale che sta tentando di scoprirlo.
Il lato menzognero, invece, è molto più corposo. In primo luogo Fini dice tra le righe di aver rotto con Berlusconi quando esso l'ha cacciato dal PdL. Però il 22 Aprile, alla direzione nazionale dello stesso partito, Berlusconi, sul palco, disse: "parliamoci chiaro, Gianfranco. Tu l'altro ieri davanti a Gianni Letta mi hai detto di esserti pentito di aver fondato il PdL con me". È evidente che uno dei due abbia detto una bugia: se è stato Silvio, egli ha sparato balle in direzione nazionale, se è stato Gianfranco, la rottura era già avvenuta da tempo, anche da prima del 22 Aprile.
In secondo luogo Fini dice che la casa di Montecarlo è grande circa 45/50 metri quadri. Bisogna però ricordare che un perito contattato da il Giornale , vedendo la piantina dell'appartamento affermò che lo stesso fosse grande almeno 70/75 metri quadri.
Ancora, andando avanti in un crescendo di bassezza Fini tenta di giustificare le off-shore in paradisi fiscali asserendo che a Montecarlo esse sono la regola e non l'eccezione. Non credo ci sia altro da aggiungere.
In definitiva si può quindi immaginare che Fini abbia seguito il consiglio di Feltri: meglio sembrare cretini che loschi.

sabato 25 settembre 2010

Fini mentirà

Se la frenesia per il video-messaggio di Fini fa crollare le strutture di tre siti internet, possiamo affermare abbastanza tranquillamente che la gente che vuole vedere chiaro sulla casa dei Tulliani bros. a Montecarlo è parecchia. A confermare ulteriormente questa tesi, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, è il fatto che, ad un mese e mezzo dall'inizio della campagna, il Giornale continua a pubblicare le firme di molti cittadini che chiedono le dimissioni del presidente della Camera. Tutto ciò rende necessarie alcune riflessioni. Primo. Tutto questo clamore è dettato dal fatto che prima d'ora Fini non ha mai parlato all'opinione pubblica dell'argomento più spinoso e al contempo affascinante dell'estate. Secondo. Il fatto che Fini abbia svicolato così a lungo significa che esso ha qualcosa da nascondere. Terzo. Non si conoscono i motivi che hanno indotto Fini a scegliere di parlare oggi, ma probabilmente possiamo classificare questo gesto come un tentativo disperato di salvare la faccia, dopo le ultime scoperte del Giornale. È probabile che il quotidiano più odiato e malfamato d'Italia abbia imboccato la pista giusta per le sue indagini, e accellerare i tempi potrebbe essere l'unico modo per posticipare un po' la fine definitiva. Quarto. La scelta di Fini di parlare alla nazione tramite un video-messaggio indica chiaramente che il presidente della Camera teme il confronto. Probabilmente ha paura di un confronto coi giornalisti. Quinto. Se Fini ha veramente paura dei giornalisti, significa che non intende fare davvero piena luce sulla vicenda. Ed evitare il contraddittorio è la soluzione migliore per non fare la figura del coglione. Scajola quando disse di non sapere di avere una casa fu additato come pirla internazionale e ne sta ancora pagando le conseguenze. Cosa farà Fini oggi? Appuntamento a tra qualche ora.

giovedì 23 settembre 2010

Manifestazione universitaria: i video

Due piccole note di servizio.

Primo: il nostro blog ha ora anche un canale su YouTube, il quale è stato chiamato fantasiosamente "pdlpoggiorenatico". (Ammetto personalmente la poca inventiva al momento della creazione, mi capirete immagino).

Secondo: su quello stesso canale stiamo uploadando la versione integrale della manifestazione universitaria contro il blocco delle lezioni tenutasi il 20 settembre davanti alla facoltà di Architettura. Saranno probabilmente 4 o 5 video da 10 minuti l'uno. Vi invitiamo a vederli per capire come sono andate le cose, nel caso vogliate approfondire oltre alle 2 righe di servizio sui giornali locali. Il link al canale Youtube è questo: pdlpoggiorenatico Canale Youtube

mercoledì 8 settembre 2010

Fini, addio

Fini si è smarcato completamente dal Pdl ed una riconciciliazione, almeno in tempi brevi, è semplicemente ed evidentemente impossibile. Il problema, per lui e I suoi seguaci è un altro: prima o poi si arriverà alle elezioni anticipate. E’ solo questione di tempo perché accada, e molti non attendono altro.

Tuttavia, in questo scenario, la morte politica per Fini è inevitabile. Sarebbe un’eresia ipotizzare una coalizione di Fli con il Popolo della Libertà, come anche con il Pd e l’Idv, dopo le ultime esternazioni di Di Pietro, Bindi e Renzi. L’ultima speranza per lui avrebbe il nome di “grande centro”: un’ammucchiata di partitini che non sono nè carne nè pesce. Dell’orgia fanno parte ApI, UdC e (forse) FlI. Tutto il baraccone vale, secondo gli ultimi sondaggi, il 20%.

Considerando che l’11% del baraccone è detenuto dalla sola Unione di Centro, vi è un 9% da spartire tra Alleanza per l’Italia e Futuro e Libertà. Sebbene il partito di Rutelli non ha in realtà mai vissuto per davvero, di quel 9% FlI ne detiene sicuramente la maggioranza, sebbene per Farefuturo Fini stia al 2%.

Comunque, indipendentemente dalle cifre, è chiaro che la nuova creatura finiana ca incontro ad un suicidio politico: galleggia a malapena per la Camera dei Deputati e, probabilmente, non ha nessuna speranza per un seggio al Senato della Repubblica.

Inevitabilmente, Fini, non avendo più nessun peso sulla scena politica politica italiana, finirà nel dimenticatoio mediatico, perdendo il duo potere, il  suo charme e, probabilmente, anche la sua presa sui suoi fedelissimi che, leggendo I nomi, c’è da scommettere torneranno all’ovile da Berlusconi pur di ottenere una candidatura. Da qualche parte, prima o poi.

Questo è il motivo per cui Fini, sebbene azzanni la maggioranza ogni giorno, non si azzarda nemmeno a far cadere il governo, e cerca di tenerlo vivo il più possibile, seppur in stato comatoso. Ed è lo stesso motivo per cui Bossi tenta il tutto per tutto sperando in elezioni anticipate nelle quali non avrebbe niente da perdere e tutto da guadagnare. Insomma è lo stesso motivo per cui, in questo momento, in Italia, nessuno stia capendo un cazzo di politica e tutti vivono sul chi vive (gioco di parole bruttissimo, ma ho poca inventiva al momento).

Quello a cui stiamo assistendo è il culmine di Fini. Dopo questa stagione politica, per lui non ce ne saranno altre. Gli auguriamo di godersele al meglio.

lunedì 6 settembre 2010

Mirabello, un disastro politico

La kermesse di Mirabello, conclusasi qualche ora fa con l’intervento di Fini è stata un disastro, a partire dal principio. Abbiamo assistito a una festa politica all’insegna del disfattismo, a partire dalla sua organizzazione. Il Pdl ferrarese, tramite Mirabello, ha cominciato ad autodistruggersi fin dalle primizie di quest’afosa estate appena trascorsa.

Sono cominciati, subito dopo i primi problemi tra “finiani” e “berlusconiani”, I dissidi tra i due organizzatori storici: Alberto Balboni (senatore berlusconiano) e Vittorio Lodi (finiano della prima ora, anzi, meglio, dell’ora prima). Quest’estate si scannarono su chi ce l’avesse più lungo, ma in versione politica: il primo accusava il secondo di essere di parte, il secondo si difendeva a colpi di “la festa è mia e la gestisco io”.

La questione arrivò fino a Roma, da La Russa, il quale diede una punizione ad entrambi, per par condicio. Di fatto la spuntò il finiano, e, in effetti, la festa, da tricolore quale era è diventata la festa di FlI. Gli invitati sono stati, per forza di cose, I nuovi adepti parlamentari di Fini: Bocchino, Della Morte, Granata e altri neo giustizialisti di ferro.

Si arriva quindi, tra un Filippo Rossi, un Raisi e un Rochi al 5 settembre. Tutti zitti, parla Fini. L’ospite illustre arriva verso le 18, ma non parlerà prima di un quarto d’ora (parlerà troppo dopo, abbiamo assistito ad un’ora e tre quarti di discordo). Prima di lui, Tatarella e Raisi si coprono di ridicolo scandendo dal microfono cori da stadio (“Fi-ni, Fi-ni!”, Raisi) o si pronunciano discorsi da patriota che danno l’impressione che in Italia ci sia una sola persona abbastanza pulita da poter parlare di legalità (Tatarella). Ai berlusconiani, agli ex finiani scettici e ai semplici simpatizzanti gela il sangue: dopo vent’anni sembra di stare scomodi alla propria festa.

Fini comincia a parlare (non finirà per un bel po’) e, tra bandiere arcigay, frecciatine anti-Berlusconi che fanno impallidire persino Di Pietro e commenti di alcuni troppo inebriati da Fini (“Berlusconi è un porco!”, “Quella merda di Feltri”; alcuni zittiscono un giornalista di Mediaset in diretta con un poco cordiale “Stia zitto! Dobbiamo sentire Fini, mica lei!”), agli stessi di cui sopra il sangue raggela di nuovo nelle vene.

La fine del discorso più disfattista degli ultimi tempi è vista qusi come una liberazione (un’ora e tre quarti di discorso sono troppe, non importa se Fini aveva avvisato prima), e mentre ci si incammina verso l’uscita si notano, oltre alle copia a iosa del Secolo, anche tanti musi lunghi e tante facce tirate.

Chi si avvia verso la macchina non da solo, inizia a fare discorsi sul passato recente. Salta fuori dalla bocca di molti che Fini abbia svenduto il suo partito facendolo confluire nel Pdl e ora stia tentando, a carissimo prezzo, di riprendersi un po’ della sua indipendenza.

Chi si aspettava una riconciliazione ha sbagliato, chi invece immaginava le elezioni anticipate, be’, ha sbagliato anche lui. Alla fine, l’unico risultato certo, è che hanno perso tutti.

domenica 5 settembre 2010

Intervento di Fini a Mirabello, la nostra web diretta.

Oggi è la giornata conclusiva della festa tricolore a Mirabello, dal quale palco, oggi alle 18:30 parlerà Fini. Dopo I recenti avvenimenti in casa Pdl, questo è l’avvenimento politico più atteso degli ultimi tempi, e ciò fa si che questo diventi anche un media event.

SkyTG24, RaiNews e La7 mostrarnno il discorso di Fini in diretta televisiva, mentre Corriere.it farà uno streaming video.

Si comincia per tutti con le dirette, anche per noi, alle 18:00. Anche per noi, sì, perchè noi del Pdl poggese simo pronti per una diretta web via Twitter. La potete seguire, sia da questo blog, nel quale a destra è presente una barra che mostra gli ultimi aggiornamenti, oppure, molto più semplicemente, aprendo questo link: Diretta Fini via Twitter.

Se poi volete vedere, comodamente seduti sul divano, una delle dirette, sappiate che tutte cominciano alle 18:00.

La7 si avvalerà del commento di Vittorio Feltri, direttore del Giornale e di Marco Travaglio, editorialista del Fatto Quotidiano, in un’edizione straordinaria condotta da Enrico Mentana.

RaiNews si avvalerà del commento di Alessandro Sallusti, condirettore del Giornale

Per SkyTG24 e Corriere.it nessuna informazione, se non che sono entrambi disponibili via internet.

Appuntamento quindi alle 18:00, sul nostro canale Twitter, per l’inizio della diretta web.

Consiglio Comunale del 30 Agosto 2010 / Resoconto

Riprendiamo le pubblicazioni dopo lo stato comatoso di questo blog, dettato dall’estate, resocontando il Consiglio Comunale del 30 Agosto.

L’ordine del giorno (disponibile in versione integrale sul sito del Comune http://www.comune.poggiorenatico.fe.it), comprendeva il rinnovo dell’appalto della gestione dell’Asilo nido di Poggio Renatico fino al 2013, la locazione di una strada dal demanio per poter in futuro ripristinarne l’illuminazione pubblica, e la vendita di due immobili comunali attualmente ceduti in affitto.

Si comincia con 8 minuti di ritardo, con l’inno (in versione ristretta) e l’'appello. Mancano:

Pdl

Pd

Upp

Cavallo Pareschi Garuti
  Ingargiola  
  Ravolini  
  Perrone  

Vengono poi nominati scrutatori Bergami (Pdl), Casari e Vancini (Pd)

  1. Il primo punto (riguardante l’approvazione del verbale della seduta precedente) viene liquidato in pochi secondi con l’approvazione all’unanimità del verbale precedentemente letto.
  2. Secondo punto: comunicazioni al consiglio comunale. Prende parola il sindaco: “Nessuna”. Fine del secondo punto
  3. Il terzo punto riguardava il rinnovamento per 3 anni dell’appalto per la gestione dell’asilo nido. Prende la parola Elettra Garuti che illustra la situazione così: “Rinnoviamo l’appalto per la gestione della scuola materna per i prossimi 3 anni… fino al 2013, per 940000€ + IVA al 4%, con un totale quindi di 977600€”. Immediatamente dopo il consigliere di Upp, Piergiorgio Brunello invitava la giunta “a esplorare, dal 2013, altre forme di gestione dell’asilo nido”. Si è poi proceduto alla votazione, con la quale la giunta ha espresso all’unanimità voto favorevole.
  4. Il quarto punto prevedeva la richiesta di un contratto di locazione al demanio della strada costeggiante il fiume Reno tra la SS Porrettana e le vie Argine e Banchetta, al fine di ripristinare, in quel tratto di strada, la pubblica illuminazione. Il tutto con una spesa complessiva di 1147€ per sei anni. Anche questo punto è stato approvato all’unanimità.
  5. Il quinto punto riguardava l’espropriazione, da parte del comune, di due appartamenti del Centro Civico concessi in affitto, per poi rivenderli in seguito. Il valore di questi appartamenti è stimato in circa 218000€, a cui vanno aggiunti altri circa 25000 per alcuni lavori di manutenzione. Anche questo punto è stato approvato all’unanimità.

Interpellanze ed interrogazioni

A questo punto, il Pdl presenta un’interpellanza e due interrogazioni. Comincia Bergami, chiedendo al comune di installare un rubinetto per l’erogazione dell’acqua pubblica nelle vicinanze del Tennis Club in via San Carlo, allegando due fogli zeppi di circa 50 firme di giovani che hanno aderito all’iniziativa. A questo punto prende la parola Sani per due interrogazioni, una riguardante la presenza di amianto in alcuni edifici poggesi, e una per il mancato ricevimento di alcuni documenti sulla piscina, richiesti oltre un mese prima. Sani comincia dall’intervento sull’amianto:

“Chiediamo al Sindaco se sia vero che esistano nel comune di Poggio Renatico siti in cui è presente amianto, e se sì, quali soluzioni intende adottare.”

Recentemente, infatti, il Movimento a 5 stelle dell’Emilia Romagna, in cui risulta che le strutture dell’Asilo Nido di Poggio Renatico e del Campo Sportivo di Coronella contengano amianto.

Subito dopo, Sani chiede conto al Sindaco di alcuni documenti riguardanti alcune delibere di giunta richieste dal Pdl circa un mese prima, riguardanti la futura palestra in acqua, e mai arrivati, tramite un intervento scritto.

Il Sindaco smorza subito i toni, affermando che non c’è niente di oscuro e losco nella gestione del progetto piscina, poi risponde così:

“L’articolo 156 del Codice dei contratti (art. 156 del Decreto Legislativo 163/2006), recepito al punto 5.1 della convenzione siglata dall’Amministrazione Comunale e da CMR e Nuova Sportiva, prevede che l’associazione temporanea d’imprese per un appalto di costruzione e gestione possa costituirsi in nuova società. Ciò ha dato luogo appunto alla Podium srl, che non è nulla di diverso salvo l’unione delle due realtà, la cooperativa e la società sportiva. La società che si è aggiudicata la gara oggi lamenta la mancata tenuta dell’equilibrio economico finanziario dell’opera per effetto della crisi internazionale sopraggiunta. Allo stato stiamo attendendo una sua eventuale formale richiesta di modifica della convenzione, in virtù di questa presunta alterazione dell’equilibrio economico finanziario. Solo allora partiranno le opportune valutazioni”

Così, dopo questo intervento, si chiude, alle 21:30 esatte, il consiglio comunale del 30 Agosto.