mercoledì 8 settembre 2010

Fini, addio

Fini si è smarcato completamente dal Pdl ed una riconciciliazione, almeno in tempi brevi, è semplicemente ed evidentemente impossibile. Il problema, per lui e I suoi seguaci è un altro: prima o poi si arriverà alle elezioni anticipate. E’ solo questione di tempo perché accada, e molti non attendono altro.

Tuttavia, in questo scenario, la morte politica per Fini è inevitabile. Sarebbe un’eresia ipotizzare una coalizione di Fli con il Popolo della Libertà, come anche con il Pd e l’Idv, dopo le ultime esternazioni di Di Pietro, Bindi e Renzi. L’ultima speranza per lui avrebbe il nome di “grande centro”: un’ammucchiata di partitini che non sono nè carne nè pesce. Dell’orgia fanno parte ApI, UdC e (forse) FlI. Tutto il baraccone vale, secondo gli ultimi sondaggi, il 20%.

Considerando che l’11% del baraccone è detenuto dalla sola Unione di Centro, vi è un 9% da spartire tra Alleanza per l’Italia e Futuro e Libertà. Sebbene il partito di Rutelli non ha in realtà mai vissuto per davvero, di quel 9% FlI ne detiene sicuramente la maggioranza, sebbene per Farefuturo Fini stia al 2%.

Comunque, indipendentemente dalle cifre, è chiaro che la nuova creatura finiana ca incontro ad un suicidio politico: galleggia a malapena per la Camera dei Deputati e, probabilmente, non ha nessuna speranza per un seggio al Senato della Repubblica.

Inevitabilmente, Fini, non avendo più nessun peso sulla scena politica politica italiana, finirà nel dimenticatoio mediatico, perdendo il duo potere, il  suo charme e, probabilmente, anche la sua presa sui suoi fedelissimi che, leggendo I nomi, c’è da scommettere torneranno all’ovile da Berlusconi pur di ottenere una candidatura. Da qualche parte, prima o poi.

Questo è il motivo per cui Fini, sebbene azzanni la maggioranza ogni giorno, non si azzarda nemmeno a far cadere il governo, e cerca di tenerlo vivo il più possibile, seppur in stato comatoso. Ed è lo stesso motivo per cui Bossi tenta il tutto per tutto sperando in elezioni anticipate nelle quali non avrebbe niente da perdere e tutto da guadagnare. Insomma è lo stesso motivo per cui, in questo momento, in Italia, nessuno stia capendo un cazzo di politica e tutti vivono sul chi vive (gioco di parole bruttissimo, ma ho poca inventiva al momento).

Quello a cui stiamo assistendo è il culmine di Fini. Dopo questa stagione politica, per lui non ce ne saranno altre. Gli auguriamo di godersele al meglio.

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