mercoledì 8 dicembre 2010

Conflitto (d'interessi) democratico

Durante l'ultimo consiglio comunale (illustrato dal consigliere Andrea Bergami qui), si è discusso anche del bliancio di previsione dell'anno 2010.
Dopo lo spiegone di Poppi, che illustra con la puntigliosità necessaria tutti i movimenti, si passa alla discussione.
Interviene Garuti, di Uniti per Poggio, il quale, notando che non ci sono cifre importanti movimentate e che le entrate sono diminuite, definisce il bilancio "un po' misero".
Sani gli ricorda che definire "misero" un bilancio composto dai soldi dei cittadini è alquanto improprio, poi dà brio al consiglio comunale così:
Vediamo un quindici percento in più in fondi per associazioni culturali e sportive. Ho chiesto una verifica e balza all'occhio un contributo abbastanza generoso ad alcune società sportive: evidentemente hanno all'interno dell'amministrazione qualche amico. In seconda battuta ritengo che le celebrazioni del 25 aprile debbano essere a carico del Comune, non dell'Anpi, che di fatto è un'associazione politica, anche se politica non è, la quale poi chiederà soldi al Comune.
Senza nemmeno dare a Sani la possibilità di finire l'intervento, s'intromette Bergami (l'altro, il vicesindaco) che, sgranando gli occhi infervorato, tenta un azzardato "L'Anpi (l'associazione dei partigiani, ndr) non è un'associazione politica: difende la libertà, che è un valore di tutti", che aumenta la dose di patriottismo nei democratici per tutta la sera.

Dopo l'interruzione, Sani riprende:
E ritengo che anche l'Udi non debba ricevere soldi [Elettra Garuti, Pd, sobbalza sulla sedia] dal Comune. Diciamo tanto delle spese della politica e poi sprechiamo soldi.
Il motivo dell'intervento è chiaro: nessuno, nè Azione Giovani, nè il PdL, ha mai chiesto fondi per una qualsiasi delle sue attività, anche se non politica, e anzi, il 100% delle entrate proviene dall'autofinanziamento.
La differenza non viene però colta da Elettra Garuti (molto attiva nell'Udi ferrarese, tanto da essere, ipso facto, una dirigente del movimento), la quale sobbalza, sgrana gli occhi e poi va alla ricerca mentale di tutti gli insulti  politically correct che conosce. Poi, in zona cesarini, cambia idea e imposta fin dal principio il discorso sui meriti dell'associazione:
Credo anzi che l'Udi in questo modo faccia risparmiare soldi all'amministrazione, organizzando trasporti per donne che devono andare a far visite negli ospedali, vendendo le mimose l'8 marzo e facendo tutte le attività che facciamo. Se dovesse organizzare queste cose il Comune, spenderebbe molto di più
A quel punto si scatena un battibecco, che, dopo il "Inviterò tutti i miei conoscenti a chiedere soldi al Comune", viene sedato dal Sindaco, che dà ragione alla sua discepola ricordando che "i bilanci ci mettono in difficoltà anche solo nel pagare le corone di fiori da utilizzare nelle cerimonie".

Tra i nodi che vengono poi al pettine, è degno di nota il fatto che fondi in quantità industriale sono stati iniettati nella GS Gallo, la quale è presieduta dall'assessore Ravolini.
In questo caso, non vi è nemmeno bisogno degli amici invocati da Sani: basta trattare con se stessi. Il conflitto d'interessi viaggia a cuor leggero.

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